Come trovare l’allenatore di triathlon giusto per te?

Sei punti da tenere a mente nella ricerca dell'allenatore di triathlon adatto alle proprie esigenze.

Che si tratti di un principiante che vuole iniziare con il piede giusto o di un triatleta esperto con obiettivi agonistici precisi, un allenatore di triathlon rappresenta di certo il più grande aiuto nel percorso verso il raggiungimento dei propri obiettivi. Tuttavia, trovare l’allenatore “giusto”, ossia adatto alle proprie esigenze, è cosa tutt’altro che facile: le ricerche sul web sono semplici da eseguire, ma i risultati sono così tanti da disorientare chiunque; bisogna quindi provare altre strade e trovare il modo di restringere il campo di ricerca, applicando dei criteri che siano realmente utili allo scopo finale.

Allenatore triathlon

Ecco sei punti utili in primis all’atleta alla ricerca del giusto allenatore di triathlon, ma anche ai coaches che potrebbero utilizzarli come spunti di riflessione per delineare il proprio profilo e settare in maniera più efficace il proprio target professionale.

1. Stile del coach

Per stile del coach non si intende semplicemente la sua filosofia di allenamento, ma letteralmente il suo stile di allenare: può essere un educatore morbido o un duro sergente, può dare spazio all’iniziativa dell’atleta o stargli col fiato sul collo… Sta all’atleta determinare quale stile gli si addica meglio. Prima di scegliere un allenatore, consiglio di parlare direttamente con lui del suo modo di supportare gli atleti oppure chiedere un parere agli atleti che con lui ha collaborato.

2. Formazione ed esperienza

L’allenamento, come noto, è materia complessa e nella triplice disciplina lo è ancora di più. Una formazione ampia combinata con un’esperienza specifica nel settore può sicuramente diventare una carta vincente. Ognuna delle due è molto importante, ma da sola non sufficiente a garantire il successo: la sola formazione porterebbe ad utilizzare le conoscenze teoriche in maniera poco utile dal punto di vista pratico, mentre la sola esperienza porterebbe all’utilizzo di metodi validi dal punto di vista pratico, ma senza sapere perché e come modularli in base alle esigenze dell’atleta.
Sarà quindi importante informarsi sia sulla formazione accademica e tecnica che sul tipo di esperienza maturata dal coach.

3. Sviluppo del programma di allenamento

Alcuni atleti cercano semplicemente un programma generale da svolgere con il contributo di un coach, altri invece desiderano un piano personalizzato al 100% in cui ogni seduta è sviluppata in maniera specifica per le proprie esigenze. Quando si parla con un potenziale allenatore, si deve chiedere come sviluppa i piani di allenamento e bisogna spiegare quali sono le proprie aspettative e necessità; così sarà possibile assicurarsi che i metodi utilizzati dall'allenatore rispondano realmente a ciò che l’atleta sta cercando.

4. Disponibilità

L’allenatore svolge questo lavoro a tempo pieno oppure è impegnato con un altro lavoro full-time o come atleta professionista? Quanti atleti sta allenando? Questi aspetti hanno ovviamente un’importante ricaduta sul tempo che l’allenatore potrà dedicare ai propri atleti. Inoltre, è importante verificare se si avrà la possibilità di contattare l’allenatore con chiamate o messaggi o se ci sono dei limiti nei contatti che si possono avere con il coach. Infine, se il coach fa parte di un team, l’atleta deve verificare se sarà effettivamente allenato dal coach o da uno dei suoi collaboratori.

5. Costo

La prima cosa da considerare quando si parla di costi è, ovviamente, il budget a disposizione. Partendo da questo, quando si cerca un coach che soddisfi le proprie esigenze, si dovrà anche tenere presente che ci sono molte variazioni nei costi di coaching: gli allenatori più esperti e disponibili saranno probabilmente i più costosi. Quando si sceglie un allenatore, bisogna essere onesti su quanto ci si possa permettere e su come questo investimento sia in linea con i propri obiettivi.

6. Fiducia

La scelta dell’allenatore dev’essere una scelta personale dell’atleta e mai il contrario. L’allenatore però è libero di accettare o rifiutare quell’incarico. Atleta e allenatore devono sentire di potersi fidare l’uno dell’altro e devono essere convinti che gli obiettivi formulati siano realistici e raggiungibili. È essenziale che atleta e allenatore siano sulla stessa barca e che il loro rapporto favorisca una comunicazione aperta, onesta e trasparente, perché questo aiuta entrambi a fare ciò che è necessario per muoversi verso gli obiettivi.
Se nel momento della scelta dell’allenatore si hanno dei dubbi o non ci si sente in perfetta sintonia, è fondamentale chiarire subito tutto o cambiare le proprie scelte; questo perché, molto probabilmente, i dubbi che si hanno al momento della stretta di mano diventeranno i motivi per cui quella collaborazione andrà male.

Una volta scelto il giusto allenatore, sarà importante ricordare sempre di avere al proprio fianco un forte alleato da sfruttare lungo tutto il percorso verso l’obiettivo. Il modo migliore per sfruttare questo vantaggio è ascoltare e mettere in pratica le indicazioni del coach, cercando di discostarsi il meno possibile dal percorso che egli ha indicato. Fatto ciò, non resta che godersi il viaggio nello sport più bello.